Claremont's untold stories

alla ricerca delle trame perdute

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  1. Xdrake
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    CITAZIONE (Carol Ellroy @ 7/5/2010, 22:56)
    Non parliamo di rapporti d'amore che su x men forever sta davvero facendo l'ultimo exploit
    SPOILER (click to view)
    (prima jean sta con ciclope,poi lo lascia perchè amava logan, ora va con bestia -.-)

    l'ha trasformata in una gatta morta con predilizione per i tipi pelosi :lol:
     
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  2. profnik
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    SPOILER (click to view)
    con bestia???vabbè, claremont si è fottuto il cervello..
     
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  3. Xdrake
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    mi è ricapitato sott'occhio questo
    topic e mi sono accorto che l'avevo interrotto con la promessa di parlare dei progetti di Claremont riguardanti Elias Bogan e i suoi legami con il rè delle ombre, progetto arduo a dir la verità e anche abbastanza fumoso , probabile motivo per cui non mi ci sono mai messo seriamente a raccontarlo ( o almeno a raccontare come la vedo io )... ora però mi è venuta voglia di riprendere il discorso, ma partendo da molto lontano, cioè da Fenice.... cosa possa c'entrare con lo Shadow King lo vedremo più avanti



    38) CLAREMONT E LA QABBALA 1° PARTE : LA NASCITA DI FENICE


    Nella scrittura Claremontiana migliore ci sono innumerevoli sottotracce e contesti che rimangono nascosti, o che vengono semplicemente suggeriti.
    Sopratutto per quel che riguarda i concetti più metafisici e cosmogonici delle sue storie sembra che l'autore non parta da una trama programmata ma che si ispiri direttamente a una sua visione generale e intima dell'universo e dell'essere umano, una visione quasi religiosa direi. In questo caso la coerenza e la linearità di fondo è data dall'attingere da una fonte creativa cosi strettamente personale e ha come risultato finale una serie di personaggi che rispondono a questo suo quadro dell'esistenza e delle forze che ne comandano lo svolgimento: il bene, il male, il cambiamento, la rinascita, la luce, l'oscurità ecc ecc .

    classicxmen0865
    newxmen148planetx0317
    Lo stesso concetto della Fenice nasce da questa maniera di scrivere. Claremont ha tentato di esemplificare la spiritualità e la filosofia che vi si celano dietro attraverso due celebri storie in appendice a classic X_men #8 e classic X-Men #43.Nella prima storia Claremont approfondisce quello che fu il primo contatto cosciente tra Jean e la forza fenice. Si sa che inizialmente per Claremont Fenice scaturiva semplicemente dall'evoluzione dei poteri di Jean, fu solo Byrne che elaborò il concetto che Jean fosse posseduta, questa cosa però era solo un idea in embrione nella testa di Byrne, e non si desumeva da nessuna parte nelle storie scritte da Claremont/Byrne nel famoso ciclo di Fenice Nera. Fu per questo che Shooter rifiutò il primo finale della saga in cui Jean non moriva ma veniva semplicemente lobotomizzata per impedirle l'acesso ai suoi poteri, perchè per le storie fino ad allora raccontate era inequivocabile l'assioma Jean=Fenice , e non si poteva permettere che un personaggio responsabile di un genocidio la facesse franca, quindi le ultime 6 pagine del finale di Fenice Nera vengono riscritte e fu solo nei dialoghi di quelle 6 pagine che Claremont esprime per la prima volta il concetto "2 esseri in me ... Jean e Fenice ... uniti e inseparabili ... uno non può esistere senza l'altro" .
    Da quel concetto in embrione nacque poi grazie anche all'apporto di Busiek la storia di Byrne pubblicata su fantastic four #286 che diceva non solo che Fenice Nera era Jean posseduta, ma proprio un'altra entità distinta.
    Solo sucessivamente a quella storia Claremont scrisse "Io sono Fenice" e "Volo d'angeli" in cui approfondisce la questione e tenta di riportare il concetto a quello che era il suo punto di vista iniziale :Fenice è semplicemente Jean libera dalla propria umanità dopo essere entrata in simbiosi con le forze della creazione. Fenice cioè continuava ad essere Jean elevata ad un altro piano dell'esistenza dopo essere venuta in contatto con le forze fondamentali del cosmo attraverso un processo di premorte e di sacrificio e amore per il prossimo.
    Per liberarsi della propria umanità, Jean deve per forza morire e rinascere, collegarsi intimamente alla passione e all'amore umano attingendo cosi agli stessi concetti elevati al trascendentale e al non umano ... (detto tra parentesi , linea di pensiero a cui si è sicuramente appoggiato anche Morrison prima di dare la sua versione di Jean/Fenice, tanto che l'espressione totale del potere della Fenice avviene solo dopo che Logan uccide Jean mentre si stanno avvicinando inesorabilmente alla corona solare, e dopo che la donna aveva dedicato i suoi ultimi pensieri alla persona che ancora amava, Scott) Insomma un percorso totalmente parallelo a quello fattole fare da Claremont in UXM, e i colegamenti tra Morrison e Claremont non finiscono qui , come vedremo più avanti quando arriverò a trattare della White Phoenix of the Crown , la Fenice Bianca della corona. Comunque lasciando per dopo questa divagazione, conviene tenere a mente 2 concetti fondamentali riguardanti Jean e Fenice:
    - l'una non può esistere senza l'altra
    - la capacità di coscienza (e di esistenza) della forza Fenice deriva da Jean stessa .
    Si può pensare che Jean sia una prescelta dalle forze della creazione , o che il suo patrimonio genetico le abbia donato questa capacità di collegarsi al "divino", o unendo le 2 cose che sia stata prescelta grazie à un marker genetico che collega ciò che in lei è umano (passione, speranza, amore, bontà, rigore, giustizia) agli stessi concetti elevati a livello trascendentale e universale, in qualsiasi maniera la si veda il risultato è sempre e comunque che Jean equivale a Fenice , come intendeva Claremont fin dall'inizio..

    da: Classic Xmen 8,"Phoenix" di Claremont/Bolton
    phoenix0a
    " Chi sei tu?- La somma e sostanza di vita, speranza, sogni ".


    phoenix1wm
    " La mia coscienza, la mia forma, e la mia abilità di comunicare in questo piano dell'esistenza derivano da te "



    Ma ora veniamo al dunque ....

    CLAREMONT E LA QABBALA


    Tutto questo parlare di passione, sacrificio, amore, rinascita, collegamento immanente-trascendente ecc ha un motivo , esiste una tradizione religiosa che riconduce tutti questi elementi intrisechi nell'animo umano a un maggiore disegno religioso, una tradizione che parla di un percorso che attaverso questi valori assoluti porta dall'umano al divino in salita e che viceversa che collega il divino all'umano in discesa..... Sto parlando della Qabbalah ebraica (detto tra parentesi Claremont è di religione ebraica). Non ne parlo a caso dato che esiste una scena seminascosta degli X_men di Claremont che lancia un preciso simbolismo che si ricollega proprio alla tradizione Qaballistica. Un preciso riferimento che l'autore esplicita solo in una singola vignetta all'interno del cristallo M'kraan su classic X-men #15, quasi avesse pudore a esporre troppo questa sua interpretazione di Jean Grey , e di quello che il personaggio rappresenta per lui dopo la trasformazione in Fenice, In questa immagine Claremont fa un chiaro riferimento all'ALbero della vita concetto chiave della mistica Cabbalistica.
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    classicxmen15treeoflife
    Quando Jean entra nel cristallo M'Kraan e lo ripara, si riferisce infatti a lei come "Tiphareth, figlia del sole, figlia della vita, la visione dell'armonia delle cose." Inoltre il reticolo di energia che gli X-Men formano per contenere la galassia di neutroni è "a forma di albero mistico della vita -. con Xavier come corona, e Colosso alla sua base, Ciascun X-uomo ha un posto, e ciascuno uno scopo più grande di se stesso."....
    a questo punto serve una spiegazione di quello che rappresenta l'albero della vita nella cabala e dei simbolismi a lui legati :.
    treeoflifey

    CITAZIONE
    L'Albero della Vita costituisce la sintesi dei più noti e importanti insegnamenti della Cabalà. È un diagramma, astratto e simbolico, costituito da dieci entità, chiamate SEFIROT, disposte lungo tre pilastri verticali paralleli: tre a sinistra, tre a destra e quattro nel centro (vedi disegno). Il pilastro centrale si estende al di sopra e al di sotto degli altri due. Le Sefirot corrispondono ad importanti concetti metafisici, a veri e propri livelli all’Interno della Divinità. Inoltre, esse sono anche associate alle situazioni pratiche ed emotive attraversate da ognuno di noi, nella vita quotidiana. Le Sefirot sono dieci principi basilari, riconoscibili nella molteplicità disordinata e complessa della vita umana, capaci di unificarla e darle senso e pienezza. L'Albero della Vita è il programma secondo il quale si è svolta la creazione dei mondi; è il cammino di discesa lungo la quale le anime e le creature hanno raggiunto la loro forma attuale. Esso è anche il sentiero di risalita, attraverso cui l'intero creato può ritornare al traguardo cui tutto anela: l'unità del "grembo del Creatore",

    Si può insomma ipotizzare che Claremont abbia voluto simboleggiare con Fenice, il collegarsi di Jean alle forze dell'albero della vita, e da li attraverso un ciclo di morte/rinascita il suo percorso di risalita verso la Sephirot più alta, quella che segna il collegamento tra il nostro mondo e quello superiore, quello della divinità per intenderci, Sephirot che non a caso si chiama Kereth, Corona in Italiano , Crown in inglese, come withe Phoenix of the Crown appunto .

    A tal proposito ecco come Il Kabbalista Yehuda Ashlag definisce la Kabbalah nel suo articolo L’Essenza della Saggezza della Kabbalah :

    CITAZIONE
    «Questa saggezza non è né più né meno che una sequenza di radici che discende nel modo di causa ed effetto attraverso delle leggi determinate e assolute che si congiungono e tendono ad un solo obiettivo molto elevato che viene descritto come la rivelazione della Divinità alle Sue creature in questo mondo».
    Esiste la Forza Superiore o il Creatore, le forze che governano discendono da questa Forza Superiore nel nostro mondo. Non sappiamo quante forze ci sono, ma questo è davvero privo d’ importanza. Noi viviamo qui nel nostro mondo e siamo creati da una forza superiore che chiamiamo “il Creatore”. Abbiamo familiarità con diverse forze nel nostro mondo, come la gravità, l’elettromagnetismo e la forza del pensiero, comunque, ci sono delle forze di un Ordine Superiore che agiscono restandoci occultate.
    Noi chiamiamo la Suprema, Comprensiva Forza – “il Creatore”. Il Creatore è l’insieme di tutte le forze del mondo e insieme il livello più alto nell’ ordinamento delle forze che governano.
    Questa Forza Superiore ha dato origine ai Mondi Superiori. Ci sono in totale cinque mondi, più il così detto Machsom, una barriera che separa i Mondi Superiori dal nostro mondo. Dalla Forza Superiore – il Creatore, conosciuto anche come “il Mondo dell’Infinito” (Ein Sof)– le forze discendono attraverso tutti i mondi, dando origine al nostro mondo e agli esseri umani.
    La scienza della Kabbalah non studia il nostro mondo e gli esseri umani che vivono in esso come fanno le scienze tradizionali. La Kabbalah indaga tutto ciò che esiste al di là del Machsom.
    Non c’è niente oltre alle forze che discendono dall’alto in conformità a leggi ben precise. Inoltre, queste leggi, sono fisse, assolute e onnipresenti. In definitiva, esse sono tutte dirette in modo tale che una persona possa rivelare la Suprema Forza della natura mentre è nel nostro mondo.
    Fino a che una persona non rivela completamente questa Forza, fino a che non conosce tutti i mondi che deve ascendere, obbedendo alle stesse leggi come le forze discendenti, e fino a che non raggiunge il Mondo dell’Infinito, quella persona non lascerà questo mondo. Questa persona continuerà a rinascere nel nostro mondo, evolvendosi da una vita all’altra fino a raggiungere lo stato in cui si manifesta il desiderio di conseguire la Forza Superiore.

    continuando a ragionare su questa linea ci si accorge come i simbolismi che legano la Forza Fenice a una manifestazione delle forze dell'albero della vita (le Sephirot) non finiscano nella vignetta di classic X-Men mostrata sopra .
    Ad ogni Sephirot dell'albero corrispondono una serie di caratteristiche, partiamo con TIPARETH , la Sephirot a cui Claremont fa specifico riferimento nella vighetta vista sopra :

    CITAZIONE
    Continuando il nostro cammino lungo l’Albero della Vita, secondo la discesa a spirale dell’energia, arriviamo alla Sephirah centrale, al cuore stesso dell’Albero, “Tiphareth, la Bellezza”. Essa è posta a metà del cammino; è il giusto mezzo a metà strada tra l’alto e basso, tra destra e sinistra. Le quattro Sephirot poste al di sopra di Tiphareth rappresentano “l’individualità” o io superiore e sono Chokmah, Binah, Chesed, Geburah. Le quattro poste al di sotto rappresentano la “personalità” o io inferiore e sono Netzach, Hod, Yesod, Malkut. Mentre Kether è considerata la Scintilla Divina o il nucleo di energia e Tipharet la manifestazione di questa Scintilla e di questo nucleo. Tiphareth rappresenta la fase di sintesi e di integrazione, il confluire di tutto il mondo di Yetzirah o Mondo della Formazione e di tutte le diverse emozioni in un unico recipiente.

    e ancora :
    CITAZIONE
    Tiphareth è chiamata la Sephirah del Sole; ed è interessante notare che tutti gli “dei - sole” di tutte le religioni sono considerati dei guaritori. Il sole è per noi veramente il datore di vita; esso è l’unico simbolo adeguato a Dio Padre e Tipheret essendo il riflesso immediato di Kether è chiamato il Sole dietro il Sole. È tramite la mediazione del Sole che la vita viene alla terra ed è mediante la consapevolezza Tipharica che prendiamo contatto con la vera Fonte di Vita, e, anche se non siamo consapevoli, noi comunque viviamo tramite questa fonte: Kether, la fonte di ogni esistenza, si riflette in Tiphareth che agisce come un trasformatore e distributore della primale energia spirituale e noi riceviamo questa energia, direttamente, mediante la luce del Sole, ...

    infine (e secondo mè parte più importante per capire il passaggio che porta Jean a diventare Fenice) :
    CITAZIONE
    Per comprendere Tiphareth dobbiamo capire correttamente il vero significato del sacrificio. Il sacrificio è la trasmutazione della forza da una forma all’altra. L’energia quando è racchiusa in una forma è statica, ma questa forma può essere bruciata con la nostra carica di passione, volontà e rinuncia tanto da rimettere in libertà l’energia in essa sacrificata e ciò che sacrifichiamo in una forma riappare, a tempo debito in un’altra. Questo è il vero significato di sacrificare la propria personalità, ma anche quello di fare un “fioretto” finalizzato al conseguimento di un’altra cosa. Infatti oltre al Leone un animale sacro a Tiphareth è la favolosa Fenice che si squarcia il petto affinché i suoi sette giovani nati possano nutrirsi del sangue e della vitalità che esce dalla ferita. Una leggenda analoga esiste circa il pellicano ed entrambe suggeriscono l’idea di un redentore che sacrifica la propria vita per gli altri. Le piante sacre di Tiphareth sono l’acacia, simbolo massonico della Risurrezione, e la Vite. Il suo profumo è la Resina del Libano, il suo colore è il Giallo come il Sole, sorgente tanto della vita fisica che dell’esistenza spirituale.

    non si può fare a meno di notare come Claremont inserisca nelle pagine in cui Jean si trasforma in Fenice tutti gli elementi simbolici che la Qabbalah lega a Tipheret , il sole , il sacrificio , il nome stesso della forza Fenice , e non ultimo il colore del costume , quel giallo-verde , che poi divverrà giallo-rosso in Fenice Nera e giallo-bianco nella Fenice Bianca .... non a caso il colore giallo è quello assegnato alla Sephirot centrale ( Tipheret) quella che unisce ed è punto di equilibrio e passaggio per tutte le altre ...

    ma di questo , del percorso di Jean per arrivare ad essere la white Phoenix of the Crown , del cristallo MkRaan e di molto altro , parlerò nella seconda parte , dato che l'argomento sta diventando davvero troppo lungo ... ( sempre che vi interessi naturalmente)

    Edited by Xdrake - 25/12/2012, 16:33
     
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  4. McCoy
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    :*_*:
    bella analisi, la parte sulla qabbala mi era del tutto ignota, sebbene sospettavo che claremont nella scena del m'krann si riferisse a qualche religione. i passi che hai citato, soprattutto le frasi che hai opportunamente grassettato, assime all'analisi dei colori (!!!) sono manifesta evidenza del debito culturale di Chris per il personaggio di fenice. la personalità, il sacrificio, la rinascita (elementi che Morrison, grandissimo fan del primo claremont, cioè quello di questo periodo, riprenderà poi per Mr Six in "l'ultima tentazione di Jack" o anche lo stesso barbelith)...

    Al di là dei vari riferimenti culturali/religiosi la cosa che preferisco è vedere come Claremont riusci ad elaborare delle storie così ricche come le due Bolton's story da te citate da diktat editoriali: "io sono fenice" nasce per mettere una pezza alla questione Jean/Fenice così come l'avevano voluta Shooter e Byrne, mentre la splendida "volo d'angeli" per dare senso alla vicenda i Madelyne e ad Inferno (molto differente da come lo voleva Chris). Per fare questo, tirare fuori il meglio, grandi idee ed ottima realizzazione, dagli stop editoriali e da trame cassate bisogna essere veramente dei grandi, sia come scrittori che come persone.

    Adesso aspetto il seguito, soprattutto la parte sul m'krann che ogni volta che è comparso , sia nella saga di fenice, che nell'eda, in ultimo nella parte finale della run di morrison, mi ha sempre affascinato. Anche io ho delle idee in proposito, formate su una base culturale scientifico-buddista, ma aspetto il tuo post per dar luogo, si spera, ad un bel dibattito (ammesso di non andare troppo OT)

    In ogni modo complimenti!


     
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  5. Xdrake
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    CITAZIONE (McCoy @ 11/7/2011, 20:50) 
    :*_*:
    bella analisi, la parte sulla qabbala mi era del tutto ignota, sebbene sospettavo che claremont nella scena del m'krann si riferisse a qualche religione. i passi che hai citato, soprattutto le frasi che hai opportunamente grassettato, assime all'analisi dei colori (!!!) sono manifesta evidenza del debito culturale di Chris per il personaggio di fenice. la personalità, il sacrificio, la rinascita (elementi che Morrison, grandissimo fan del primo claremont, cioè quello di questo periodo, riprenderà poi per Mr Six in "l'ultima tentazione di Jack" o anche lo stesso barbelith)...

    Morrison , riprenderà questi temi anche nella sua run degli X-Men , e come Claremont non rende molto espliciti i riferimenti mistico-spirituali per quanto riguarda Fenice , ma tra le righe li usa eccome , :) ,levandosi lo sfizio anche di collegare al sistema delle Sephirot quello dei Chackra del sistema tantrico
    CITAZIONE (McCoy @ 11/7/2011, 20:50) 
    Al di là dei vari riferimenti culturali/religiosi la cosa che preferisco è vedere come Claremont riusci ad elaborare delle storie così ricche come le due Bolton's story da te citate da diktat editoriali: "io sono fenice" nasce per mettere una pezza alla questione Jean/Fenice così come l'avevano voluta Shooter e Byrne, mentre la splendida "volo d'angeli" per dare senso alla vicenda i Madelyne e ad Inferno (molto differente da come lo voleva Chris). Per fare questo, tirare fuori il meglio, grandi idee ed ottima realizzazione, dagli stop editoriali e da trame cassate bisogna essere veramente dei grandi, sia come scrittori che come persone.

    Volo d'angeli e Io sono Fenice , sono 2 storie talmente intime e spirituali che è quasi difficile parlarne , infatti mi trovo un pò in difficoltà ad analizzarle , a volte mi danno l'impressione che siano nate proprio con questo scopo , non comunicare verbalmente ed esplicitamente dei concetti , ma suggerire quello che è inesplicabile , o meglio penso che Claremont volesse semplicente evocare delle sensazioni , cercando di parlare direttamente alla spiritualità del lettore bypassandone la parte razionale .
    CITAZIONE (McCoy @ 11/7/2011, 20:50) 
    Adesso aspetto il seguito, soprattutto la parte sul m'krann che ogni volta che è comparso , sia nella saga di fenice, che nell'eda, in ultimo nella parte finale della run di morrison, mi ha sempre affascinato. Anche io ho delle idee in proposito, formate su una base culturale scientifico-buddista, ma aspetto il tuo post per dar luogo, si spera, ad un bel dibattito (ammesso di non andare troppo OT)

    il cristallo M'krann ha sempre affascinato anche me , e ancora di più quando è diventato il non-luogo Morrisoniano , per questo ho deciso di dedicargli un capitolo a parte , certo che io ne parlo da perfetto profano , per cui spero di non offendere la conoscenza e la sensibilità di chi invece queste cose le conosce a fondo , in tal caso ogni suggerimento o apporto alla discussione è più che ben accetto :pipa: :)
     
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  6. McCoy
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    CITAZIONE (Xdrake @ 11/7/2011, 21:31) 
    CITAZIONE (McCoy @ 11/7/2011, 20:50) 
    :*_*:
    bella analisi, la parte sulla qabbala mi era del tutto ignota, sebbene sospettavo che claremont nella scena del m'krann si riferisse a qualche religione. i passi che hai citato, soprattutto le frasi che hai opportunamente grassettato, assime all'analisi dei colori (!!!) sono manifesta evidenza del debito culturale di Chris per il personaggio di fenice. la personalità, il sacrificio, la rinascita (elementi che Morrison, grandissimo fan del primo claremont, cioè quello di questo periodo, riprenderà poi per Mr Six in "l'ultima tentazione di Jack" o anche lo stesso barbelith)...

    Morrison , riprenderà questi temi anche nella sua run degli X-Men , e come Claremont non rende molto espliciti i riferimenti mistico-spirituali per quanto riguarda Fenice , ma tra le righe li usa eccome , :) ,levandosi lo sfizio anche di collegare al sistema delle Sephirot quello dei Chackra del sistema tantrico

    già, come spiega ad esempio per bocca di cassandra nova/Ernst in "Here comes tomorrow" :sisi:

    CITAZIONE (Xdrake @ 11/7/2011, 21:31) 
    CITAZIONE (McCoy @ 11/7/2011, 20:50) 
    Al di là dei vari riferimenti culturali/religiosi la cosa che preferisco è vedere come Claremont riusci ad elaborare delle storie così ricche come le due Bolton's story da te citate da diktat editoriali: "io sono fenice" nasce per mettere una pezza alla questione Jean/Fenice così come l'avevano voluta Shooter e Byrne, mentre la splendida "volo d'angeli" per dare senso alla vicenda i Madelyne e ad Inferno (molto differente da come lo voleva Chris). Per fare questo, tirare fuori il meglio, grandi idee ed ottima realizzazione, dagli stop editoriali e da trame cassate bisogna essere veramente dei grandi, sia come scrittori che come persone.

    Volo d'angeli e Io sono Fenice , sono 2 storie talmente intime e spirituali che è quasi difficile parlarne , infatti mi trovo un pò in difficoltà ad analizzarle , a volte mi danno l'impressione che siano nate proprio con questo scopo , non comunicare verbalmente ed esplicitamente dei concetti , ma suggerire quello che è inesplicabile , o meglio penso che Claremont volesse semplicente evocare delle sensazioni , cercando di parlare direttamente alla spiritualità del lettore bypassandone la parte razionale .

    non concordo completamente. alla fine si tratta di un comic book ed ogni autore sa bene che, per motivi commerciali, una storia ci deve essere. non si può limitarsi solo a suggerire e creare emozioni, cosa che comunque fa. D'altra parte ritrovare altrove la liricità di quelle storie è davvero difficile (mi vine in mente il maestro Moore con "il rito della primavera" su Swamp Thing, tanto per restare in tema)

    CITAZIONE (Xdrake @ 11/7/2011, 21:31) 
    CITAZIONE (McCoy @ 11/7/2011, 20:50) 
    Adesso aspetto il seguito, soprattutto la parte sul m'krann che ogni volta che è comparso , sia nella saga di fenice, che nell'eda, in ultimo nella parte finale della run di morrison, mi ha sempre affascinato. Anche io ho delle idee in proposito, formate su una base culturale scientifico-buddista, ma aspetto il tuo post per dar luogo, si spera, ad un bel dibattito (ammesso di non andare troppo OT)

    il cristallo M'krann ha sempre affascinato anche me , e ancora di più quando è diventato il non-luogo Morrisoniano , per questo ho deciso di dedicargli un capitolo a parte , certo che io ne parlo da perfetto profano , per cui spero di non offendere la conoscenza e la sensibilità di chi invece queste cose le conosce a fondo , in tal caso ogni suggerimento o apporto alla discussione è più che ben accetto :pipa: :)

    perchè secondo te io ed il resto del forum ho una laurea in "nexus cristallini multidimensionali" ?:P
     
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  7. Xdrake
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    CITAZIONE (McCoy @ 11/7/2011, 21:56) 
    Perchè secondo te io ed il resto del forum ho una laurea in "nexus cristallini multidimensionali" ?:P

    :lol:
    NO mi riferivo alla Kabbalah , e ad altre discipline spirituali "minori", insomma magari c'è qualche praticante all'ascolto , il mio è un approccio totalmente esterno che sia chiaro :asd:
     
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  8. Magik*
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    uno dei topic di cui sentivo la mancanza...finalmente, grazie mille drake.

    Il discorso sull albero della vita, mi sembra di capire che sia una cosa che claremont ha realmente a cuore e che lega molto a fenice..se non sbaglio anche nel suo x men the end alla fine fa disporre i suoi amici simbolicamente così, giusto?

    CITAZIONE
    mentre la splendida "volo d'angeli" per dare senso alla vicenda i Madelyne e ad Inferno

    oddio nn la conosco, parlatemen.
     
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  9. McCoy
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    CITAZIONE (Magik* @ 12/7/2011, 01:13) 
    uno dei topic di cui sentivo la mancanza...finalmente, grazie mille drake.

    Il discorso sull albero della vita, mi sembra di capire che sia una cosa che claremont ha realmente a cuore e che lega molto a fenice..se non sbaglio anche nel suo x men the end alla fine fa disporre i suoi amici simbolicamente così, giusto?

    CITAZIONE
    mentre la splendida "volo d'angeli" per dare senso alla vicenda i Madelyne e ad Inferno

    oddio nn la conosco, parlatemen.

    :eeehh: :facepalm:
    no, no, sono sicura che l'hai letta
    Classic x-men 43/GIXM 58
    quando "Jean" muore sulla luna e poi si ritrova nel regno della morte dexritta come un carpentiere. è lì che si vede fra le altre cose il costume bianco al quale accennava Drake.
    Oddio, forse con inferno non c'entra moltissimo ma è il retroscena alla nascita di madelyne Prior, con la fenice che dal regno della morte torna sulla terra e poi succede quel che sappiamo

    per x-men the end: risposta affermativa.lì poi è molto più esplicito
     
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  10. Magik*
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    Aaaah...certo che l ho letta....

    ricordo una sequenza in cui si vedeva infatti che la parte di fenice va da madelyne.

    non avevo capito che era quella, ma una specifica su madelyne e la fenice.

    grazie :)
     
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  11. P.!!!
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    grandissimo Drake, bell' "episodio"
     
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  12. ^Sage^
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    marò drake, complimentoni!
    la parte sull'albero della vita mi è completamente nuova, ossia non avevo mai pensato di leggere le storie di fenice in quell'ottica (mi ero limitata a evangelion :P )
     
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  13. Xdrake
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    grazie Magik , P! , Sage

    personalmente mi sono voluto documentare pensando che quella vignetta all'interno del cristallo MKraan fosse una semplice riferimento legato a un singolo momento della saga di Fenice ,
    e invece ho scoperto che tutta l'epopea di Jean/Fenice è disseminata di simbolismi e concetti chiaramente legati all'albero della vita , tutto il percorso che porta Jean da Tipereth a Kether
    (la corona) se è possibile è ancora più interessante e affascinante di quello raccontato finora :)
     
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  15. Sentryxorn
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    Alla Qabbala e ai chakra,che Morrison,da degno praticante della Chaos Magick non può non conoscere,io ci aggiungerei anche Alchimia e Sciamanesismo,vedendo nel percorso "iniziatico" di Jean-Fenice attraverso "l'albero del mondo-della vita"un vero e proprio ciclo di passione-morte-resurrezione (tra l'altro,vi ricorda qualcuno?).E comunque Grande Drake!
     
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